Oggi è la FESTA DEL GATTO.
La Festa del Gatto è praticamente il vero San Valentino, quello dei sentimenti sinceri.
In confronto quello del 14 febbraio è na degustazione de cioccolato scadente con piccola dimostrazione di orgasmo simulato.
Invece quello di oggi è amore vero, carnale, incondizionato.
Perché se il cane è il miglior amico dell’uomo, senza dubbio il gatto è il migliore amico della donna.
Per capirlo basta scorrere qualsiasi social o chat nata tra il ‘95 e oggi.
L’unico modo de sta tutti i giorni dentro al letto co na bellissima donna nuda, è rinasce gatto.
È pe’ questo che è nato il buddismo.
Prima delle foto co i gatti sdraiati tra le zinne, de sta storia della reincarnazione non je ne fregava un cazzo a nessuno.
L’avevano sottovalutata tutti.
E invece oggi appena uno apre Instagram: gatti e cosce, gatti e tette, gatti e culi e subito te parte proprio er “Nam MIAO Renge Kyo” de quelli selvaggi.
Se non lo fai bene, finisce che te reincarni in chihuahua. Il risultato è simile solo che sei più stupido.
Quindi il gatto è diventato ufficialmente la scusa invernale più gettonata pe’ da un senso a quei 40€ de palestra.
Oggi è scientificamente dimostrato che il sogno di ogni donna non è quello de diventà astronauta, modella, avvocata, influencer o amministratrice delegata.
Il vero sogno de ogni donna è diventà ‘NA GATTARA EREDITIERA.
Nient’altro.
Un mondo perfetto in cui Victoria’s Secret produce vestaglie de pile.
Il gatto è l’espressione vivente più riuscita dell’anarchia.
Er gatto fa quello che je pare.
Sempre.
Tu al gatto non lo poi accarezzà, er gatto se accarezza da solo, e pe accarezzasse usa te.
Tu devi sta lì, fermo, in mezzo ar corridoio e te devi pure sta zitto.
Perché sei un vibratore coi vestiti, niente di più.
Er cane quando scodinzola vuol dire che è felice, se scodinzola er gatto vor dì che je stai sul cazzo.
E devi pure esse onorato perché vor dì che te sta a dà importanza, a differenza de quando se sdraia su na mensola e te guarda vive co la stessa faccia de Vessicchio quando j’hanno portato gli arrangiamenti de Elettra Lamborghini.
Er gatto non spreca fiato, se miagola vuol dire che vuole qualcosa.
Cosa de preciso lo devi capì tu.
Se non lo capisci, lui continua a miagolà, all’infinito, senza una minima variazione de tono, come a fatte capì che te sopporta solo perché è obbligato, e nel frattempo pensa: “Ringrazia a Dio che so nato senza mani sennò già t’avevo lasciato sull’autostrada”.
Il gatto se mette davanti a una porta e miagola perché vuole entrare. Tu allora gli apri la porta ma lui non entra. Allora richiudi la porta e lui rimiagola. Allora tu la riapri ma lui non entra.
Perché è questo che vuole il gatto: che tu stai lì in piedi a reggere una porta aperta con lui che te guarda come mi nonna guardava Rete4 all’ora de pranzo.
Il gatto ti bullizza, e lo sai perché?
Perché può.
Dentro casa ce poi avé pure un Pitbull co le emorroidi da combattimento, ma se il gatto decide che la cuccia grande è la sua, la famiglia se adegua de conseguenza.
Il gatto dorme praticamente tutto il giorno perché sa che de giorno tu devi sta sveglio pe forza, quindi datte fastidio sarebbe inutile come fa no sciopero de domenica.
Ma la notte… ahhhh la notte… la notte no… la notte è diverso.
Tu la notte vorresti dormire, e questo lui lo sa.
E lui è sveglio la notte.
E ce vede ar buio.
Ce vede benissimo ar buio.
E allora la notte corre, salta, sbatte, soffia, caca, scava la sabbietta, c’ha fame, miagola, graffia la porta, ricorre, risalta, risbatte…
Tu allora ti svegli co l’unico intento di ucciderlo e murarlo nel giardino condominiale ma quando accendi la luce lui sta nella cuccia, sdraiato e te guarda co la faccia da Morgan come a dire: “Che succede?”.
Poi se gira, leccatina alle palle, e se rimette a dormì.
Perché sì, il gatto è autonomo pure in questo: se lecca tutto da solo.
Il gatto te porta i cadaveri de ogni specie animale davanti al letto.
Molti credono che sia pe’ riconoscenza.
Colcazzoallajulienneinumidoalguazzetto.
Il gatto te porta da mangià perché te conosce, te vede tutti giorni.
Lo sa che non sei in grado de vive, che sei un disadattato.
È per questo che ogni tanto prova a fatte morì camminandote tra le gambe.
Perché vole fatte smette de soffrì.
Agli uomini in genere i gatti je stanno antipatici, ma solo pe’ un motivo: perché so gelosi.
So gelosi del fatto che le donne amino così tanto un essere che non le considera, che le sfrutta, che le usa solo per il suo piacere personale, che va al bagno, sporca e non pulisce e che je riempie casa de peli.
Praticamente er gatto fa esattamente quello che fa un uomo, solo che all’uomo le donne je cacano er cazzo.
È una questione inconscia irrisolvibile.
(E comunque provace te a scopà co na tigre che te gioca coll’alluce)
Il gatto inoltre ha compiuto la definitiva conquista del mondo con l’arrivo di internet.
Ogni YouTuber pagherebbe oro pe’ esse un gatto.
Loro stanno lì, tutto il giorno, a scervellarsi sul prossimo video, sul prossimo post, sulle strategie di marketing, l’hashtag, il contenuto, la battuta, la novità e raccattano 15 like.
Il gatto se sdraia sul divano de casa sua, mezza miagolata… BOOM!
Milioni de visualizzazioni e vagine lanciate co la fionda.
Questo perché il gatto è bello, elegante, instagrammabile, dolce e stronzo, aggressivo e simpatico, piace ma non dà confidenza, e riesce senza fare niente a soddisfare contemporaneamente la tua mente e il tuo cuore.
Quindi che ci piaccia o no, è questa la verità:
IL GATTO È L’UOMO PERFETTO.
Per ogni donna.