Sei alla ricerca del sorriso? Allora inizia da qui.
Il mio “INIZIA DA QUI” non è un imperativo.
È solo un piccolo cartello stradale, di quelli per trovare una direzione quando nella nostra vita c’è poco segnale.
E questo cartello me lo sono messo qui, da solo, per ricordare questo punto a me stesso, come fosse l’inizio di qualcosa di difficile e importante.
Un piccolo cartello per un grande bivio.
Un inizio che si trova a metà strada.
L’ho messo ben visibile, perché se qualcuno come me dovesse perdersi in quei viottoli bui del pensiero, spero che questo cartello possa fargli in qualche modo ritrovare la strada.
La strada che inizia qui, è LA RICERCA DEL SORRISO.
Se mi conoscete già, sapete che per me il sorriso è come i banner pubblicitari per Pornhub: indispensabile.
Dopo più di dieci anni passati a “produrre” comicità per la televisione, per il web, per la musica, per le aziende e per il teatro, e più in generale per le persone, ho iniziato a farmi un po’ di domande.
Soprattutto ho iniziato a pensare a che potere avesse il sorriso su di me.
Ci ho messo un po’ a capirlo.
E ci ho messo un po’ perché nonostante la mia vita sia mirata a far ridere migliaia di persone, io sono uno che sorride poco.
Molto poco.
Troppo poco.
In compenso osservo molto.
E osservando, ho capito che di persone come me ce ne sono molte.
All’inizio ci sono rimasto male, tipo la madre di Brad Pitt quando è nato il secondo figlio.
Capire che quella vecchia storia degli esseri unici è una bugia, m’ha fatto l’effetto di una supposta frizzante: da un lato mi sono sentito invaso, dall’altro m’ha dato un piccolo brivido di piacere.
Quello che ho capito osservando me e quelli come me però, è che nella vita, quando sorrido, le cose mi riescono più facili.
Se sorrido riesco a fare sport, a non mangiare troppo, a far star bene gli altri, ad essere più produttivo, a respirare di più.
Sembrano cose da manuale buddista da mercatino dell’usato co le caccole sul quarto di copertina, ma la verità è che io sono totalmente ateo e l’unico appiglio a cui credo di potermi aggrappare durante la mia vita, sono io.
Per quanto tutto questo sembri banale anche a me che lo sto scrivendo, sono consapevole “purtroppo” o “per fortuna”, che riuscire a sorridere è una delle imprese più difficili al mondo.
Il mio cervello su questo pensiero ci si è incastrato un po’, perché alla fine cosa c’è di più spontaneo, immediato, incontrollato di un sorriso?
Niente, appunto.
Un sorriso è come ‘na scureggia a ‘na lezione de Yoga: ti scappa e non puoi farci niente.
Però… c’è un PERÒ, grande come un testicolo di balena.
Quando il sorriso “succede”, è perché si creano le condizioni necessarie per farlo sbocciare.
È come una rosa istantanea, ma che necessita di una composizione del terreno millimetrica, precisa, senza compromessi.
Questa sorta di formula chimica cambia composizione di continuo, aggiunge nuovi elementi, altri li toglie, cambia le dosi, e adesso il sole e poi l’acqua e poi il vento e poi Netflix, la Nutella, etc…
Per far sì che questo avvenga però, ci sono delle condizioni precise, e queste condizioni non riguardano qualcosa che dobbiamo fare, bensì come dobbiamo essere.
E questo semplicemente perché il terreno del sorriso non possiamo essere che noi.
E quando si parla di cambiare, o meglio “evolvere” il nostro modo di essere, sono cazzi amari dell’Ecuador al 95%.
E sono cazzi amari perché, per non essere come siamo e diventare come vorremmo essere, capirete da voi che c’è da affrontare un percorso non semplice.
Non è semplice perché non ne possiamo parlare, perché non riusciamo ad ammettere alcune cose, perché ce ne raccontiamo delle altre o semplicemente perché non lo capiamo.
Io ad esempio per capire le cose, le scrivo.
Non lo so se poi le capisco, ma intanto le scrivo.
Ne vuoi leggere qualcuna? Qui le trovi tutti i pezzi di Luccisano Dice Cose.
E ho pensato che magari tu che le stai leggendo, potrai usarle come piccola spinta dal trampolino, per iniziare a nuotare.
Per questo e per altri motivi, ho deciso di INSEGNARMI A RIDERE.
Ho capito subito che questa è una materia difficile.
Sarebbe molto più facile per me ad esempio, insegnare “a far ridere”, ma credetemi, servirebbe a ben poco.
E servirebbe a poco perché nella vita non è necessario far ridere le masse, ma far sorridere sé stessi sì.
Su questo blog però non troverai manuali “How to” o strategie su come diventare una perfetta persona felice.
Niente di tutto questo.
Quello che troverai tra queste pagine virtuali, saranno delle riflessioni.
Saranno pensieri, opinioni e ragionamenti, su quello che ci accade intorno, passo passo, giorno per giorno.
E quello che leggerai non sarà serio, mai, perché la serietà, checché se ne dica, è un peso che rallenta il mondo.
Leggerai di tutto, qui, ma attraverso la mia lente di ingrandimento, che è quella dei sorrisi che da oggi vorrei regalare a me stesso.
Se decidi di seguirmi, non so cosa ti succederà di preciso, ma qualcosa succederà.
L’unica cosa che posso prometterti, è che da un momento all’altro, noi, saremo capaci di ridere.